Con il 787 Dreamliner Boeing ha ridotto il consumo di carburante del 20% e creato un aereo più leggero dei precedenti, che consente di volare di più, con la consapevolezza che il mercato del trasporto aereo crescerà.
Antonio De Palmas, Presidente Boeing Italia e Managing Director per il Sud Europa, racconta a Company | Note le innovazioni dell’azienda, che negli ultimi due anni ha investito in Italia 2,2 miliardi di dollari, e attraverso la divisione HorizonX Ventures investe anche in digitalizzazione, elettrificazione, 3D printing, additive manufacturing, propulsione avanzata…
Intervista estratta dal business report 11 note di Intelligence Economica di Company | Note.
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In che aree di business è attiva la Boeing in Italia?
Boeing è presente in Italia da quasi 70 anni e lavora a stretto contatto con l’industria aerospaziale, le forze armate e le compagnie aeree in tre principali settori di business:
- aerei commerciali,
- velivoli per la difesa,
- servizi.
Boeing e Leonardo (ex Finmeccanica) hanno stabili rapporti di collaborazione su importanti programmi non solo in Italia, ma anche negli Stati Uniti. Nel nostro Paese Boeing ha una partnership consolidata con la Divisione Aerostrutture di Leonardo nel programma 787 Dreamliner, l’innovativo aereo in fibra di carbonio leader del mercato, con oltre 700 aerei consegnati a 71 clienti in tutto il mondo.
Leonardo ha un ruolo significativo producendo lo stabilizzatore orizzontale e la sezione centrale e centro-posteriore della fusoliera, per un totale del 14% dell’intera aerostruttura. Lo stabilimento Leonardo di Grottaglie (nei pressi di Taranto) è dedicato interamente al programma Boeing 787 Dreamliner e impiega circa 1.000 addetti. In un mese vengono prodotte 12 sezioni di fusoliera, che sono poi trasportate per l’assemblaggio negli Stati Uniti dal Boeing Dreamlifter, la versione cargo del 747 appositamente sviluppata per il trasporto di componenti del 787 Dreamliner. Nel 2019 il ritmo di produzione arriverà a 19 sezioni di fusoliera al mese.
Sempre in Puglia, nel sito produttivo Leonardo di Foggia, viene realizzato, interamente in materiale composito, lo stabilizzatore orizzontale del Boeing 787 Dreamliner, per cui viene adottata uno specifica soluzione industriale ed avanzate tecnologie di cui Leonardo detiene il brevetto.
Il Boeing 787 Dreamliner rappresenta attualmente il programma più avanzato nel campo dell’aviazione civile e costituirà la soluzione di riferimento del lungo raggio per lo sviluppo delle compagnie aeree nei prossimi decenni, abilitando nuovi modelli operativi point to point. Il programma ad oggi vanta più di 1.300 ordini ricevuti da 71 clienti in tutto il mondo.
Aerei PASSEGGERI di Boeing sono presenti sul mercato italiano dal 1949 e attualmente 7 compagnie italiane impiegano 52 nostri velivoli, fra cui i nuovi modelli 787 e 737 MAX, ma anche 777, 767, 737 Next Generation e 747-400 Cargo.
In particolare vanno segnalati gli sviluppi più recenti della collaborazione con due linee aeree italiane:
- Air Italy (ex Meridiana, di proprietà di Qatar Airways per il 49%) ha preso in consegna a maggio 2018 il suo primo 737 MAX 8, e a luglio il suo secondo, diventando il primo operatore italiano del 737 MAX. Si tratta solo dei primi due esemplari dei 50 nuovi aerei che entreranno nella flotta di Air Italy entro il 2022, nonché dei primi due dei 20 nuovi Boeing 737 MAX che verranno consegnati alla compagnia nei prossimi tre anni.
- Neos, compagnia aerea di proprietà del Gruppo Alpitour, è il primo vettore italiano a operare con il Boeing 787 Dreamliner, avendo preso in consegna il primo di tre 787 a dicembre 2017 e il secondo nel giugno di quest’anno. La compagnia vanta già nella propria flotta sei 737-NG per le tratte di corto/medio raggio e tre 767-300 per le tratte di lungo raggio e a giugno 2017 ha inoltre annunciato l’ordine di due Boeing 737 MAX.
- Senza dimenticare infine che Alitalia ha scelto il grande bimotore Boeing 777 come “ammiraglia” della sua flotta. Attualmente 11 Boeing 777-200ER (“Extended Range”) e un Boeing 777-300ER operano sulle sue principali rotte a lungo raggio.
Nel campo della DIFESA, la divisione Boeing Defense, Space & Security (BDS) collabora da molto tempo con le Forze Armate Italiane. L’Aeronautica ha in dotazione quattro Boeing KC-767 Tanker, velivoli per il rifornimento in volo che operano sia in missioni nazionali che internazionali dalla base aerea di Pratica di Mare (RM). Qui un Team Boeing lavora a stretto contatto con l’Aeronautica fornendo un supporto integrato (Performance-Based Logistics) e completo alla flotta dei Tanker.
Nel 2008 Boeing e l’allora AgustaWestland (oggi Leonardo Elicotteri) hanno firmato un accordo per la fornitura all’Esercito Italiano di 16 nuovi elicotteri Chinook CH-47F. Elicottero da trasporto estremamente versatile unico nel suo genere, lo Chinook è in grado di svolgere una molteplicità di missioni, tra cui quelle di “Search & Rescue” (Ricerca e Salvataggio) e soccorsi umanitari nei più svariati teatri in tutto il mondo. Gli Chinook sono stati ampiamente impiegati nel servizio umanitario in missioni di salvataggio in risposta a uragani, terremoti e inondazioni. La versione CH-47F in particolare, di cui sono stati venduti oltre 450 esemplari in tutto il mondo, consente agli utilizzatori di poter avere capacità senza precedenti per supportare l’intero spettro di missioni, militari e non, in ogni tipo di contesto.
Nel settore dei SERVIZI, infine, nel 2017 Boeing ha creato una propria Business Unit chiamata Boeing Global Services (BGS), che ha accorpato le aree dei servizi di Boeing Commercial Airplanes (BCA) e Boeing Defense, Space & Security (BDS) per offrire ai clienti soluzioni globali, personalizzate e competitive nei costi per la manutenzione e il supporto logistico post-consegna tanto degli aerei passeggeri quanto dei prodotti di difesa che i nostri clienti utilizzano. A differenza dei contratti tradizionali basati sul pagamento di parti e servizi specifici, in base ad un accordo PBL il cliente paga un pacchetto di supporto di un livello concordato, che può ridurre i costi aumentando i ratei di mission-capability. Boeing supporta contratti PBL con i clienti di tutto il mondo e su più piattaforme, tra cui lo Chinook, ma anche appunto i Tanker italiani di stanza alla Base Aerea di Pratica di Mare.
Con quanti fornitori italiani lavora?
Boeing lavora in Italia con 30 fornitori di prima fascia, ma vanta anche una importante supply chain che include tutta una serie di sub-fornitori. Tra realtà industriali più importanti con le quali collaboriamo, oltre a Leonardo, c’è ad esempio GE Avio (parte del gruppo General Electric), che è impegnata sui motori del 787 Dreamliner e del nuovo 777X.
Un altro importante esempio di solida collaborazione con i fornitori italiani è UmbraGroup, che è diventata frontiere esclusivo di Boeing per le viti a ricircolo di sfere che sono installate su tutti i nostri aerei commerciali. Il Gruppo fornisce inoltre sistemi e componenti ad alta precisione con applicazione negli stessi velivoli. Nel tempo, il rapporto con Boeing ha consentito alla società di Foligno di espandersi negli USA, acquisendo una società di Seattle e aprendo una sua sede proprio in questa città.
Quali sono le tecnologie e i materiali legati al vostro settore, in cui vi aspettate maggiori innovazioni?
Sicuramente l’introduzione della fibra di carbonio ha rappresentato il game-changer del trasporto aereo negli ultimi anni. La possibilità di realizzare un aereo come il 787 in fibra di carbonio, e dunque in un materiale più leggero ma al tempo stesso altamente resistente, ha consentito un notevole risparmio in termini di consumo di carburante. Il 787 Dreamliner consuma circa il 20 per cento di carburante in meno rispetto agli altri aerei attualmente in servizio.
Un’ulteriore, e recentissima applicazione dell’uso dei materiali compositi riguarda il 777X, successore del Boeing 777, le cui grandi ali sono costruire in materiale composito presso il Composite Wing Center (CWC) di Seattle.
Ma menzionerei anche il settore dei biocarburanti. Come leader nella costruzione di aerei da trasporto abbiamo la responsabilità di cercare tecnologie che guardino alla sostenibilità. Il trasporto aereo cresce costantemente e continuerà a farlo nei prossimi anni, pertanto si pone un problema di sostenibilità: volare di più, riducendo le emissioni di CO2.
Il carburante rappresenta il 35% della struttura dei costi per una compagnia aerea e quindi da sempre Boeing punta su aerei che permettano un ridotto consumo di carburante, come appunto il 787, ma non solo: già da diversi anni stiamo collaborando con le linee aeree per realizzare dei voli alimentati da biocarburanti sostenibili derivati da piante (come quella di tabacco, o la camelina) oppure semi che consentono di abbassare notevolemente la carbon footprint del trasporto aereo verso gli obiettivi di riduzione che il settore si è imposto entro il 2050.
Infine, Boeing ha creato proprio di recente al suo interno HorizonX Ventures, una divisione che ha l’obiettivo di investire in aziende leader di settori altamente tecnologici quali:
- la propulsione avanzata,
- elettrificazione,
- digitalizzazione,
- operazioni di UAS (Unmanned Aircraft Systems) per la gestione del traffico aereo,
- 3D printing e additive manufacturing.
In che misura le aziende piccole e nuove possono alimentare le innovazioni di aziende grandi come la vostra?
L’innovazione non è una funzione delle dimensioni dell’azienda e l’aerospazio non fa eccezione. Non a caso molte delle nostre acqusizioni e collaborazioni in tecnologie avanzate e disruptive si riferiscono a realtà di piccole dimensioni, spesso start ups, ma con tecnologie di nicchia molto innovative. In Italia, abbiamo maturato un rapporto sinergico con aziende di varie dimensioni, collaborando insieme al progresso tecnologico, alla creazione di valore e cultura lavorativa e di un’occupazione qualificata, al fine di garantire un’industria competitiva e accesso ai mercati mondiali.
Continuamo a guardare alle due variabili di capacità e costi per rafforzare le partnership con le PMI italiane, che riteniamo abbiano ottime capacità tecniche, giusta filosofia di innovazione e flessibilità operativa per competere ed eccellere in un settore sempre più globalizzato e competitivo. Negli ultimi due anni Boeing ha investito in Italia oltre 2,2 miliardi di dollari e secondo uno studio appena realizzato da Oxford Economics oggi supporta complessivamente 16.000 posti di lavoro.
In Italia Boeing può contare inoltre su un team di circa 150 dipendenti diretti dislocati in otto siti: Roma, Pratica di Mare (RM), Pomigliano d’Arco (NA), Foggia, Grottaglie (TA), Milano, Viterbo e Sigonella (SR) – che lavorano nella gestione dei rapporti con partner e fornitori, nei servizi operativi, nelle attività commerciali, nel marketing e nella comunicazione.
Come riuscite a tenere monitorate tutte le realtà innovative che possono essere di interesse?
Riusciamo a farlo attraverso due canali:
- tramite i nostri centri di ricerca e la collaborazione con le Università italiane ed europee
- e a livello più globale tramite HorizonX Ventures.
Boeing è infatti impegnata a promuovere le collaborazioni in campo tecnologico in Italia e in tutta Europa e a continuare a lavorare con i partner europei nell’industria e nel mondo accademico su iniziative di respiro tecnologico. Il Boeing Research & Technology Europe (BR&T-E), impiantato a Madrid nel 2002, è stato il primo Centro di Ricerca di Boeing fuori dagli Stati Uniti e oggi vanta il ruolo di hub dell’R&D per l’Europa intera, coordinando anche i due Centri di Ricerca di Monaco in Germania e Sheffield nel Regno Unito. Con un Team di oltre 70 dipendenti, molti dei quali ingegneri e scienziati reclutati in tutta Europa, il BR&T-E è diventato un importante integratore tecnologico e collabora con:
- oltre 40 università,
- 20 centri di ricerca,
- 5 compagnie aeree,
- più di 200 partner industriali in 25 paesi.
A livello più generale inoltre, HorizonX lavora proprio all’individuazione di startup che sviluppano concetti rivoluzionari o addirittura disruptive in tutto il mondo. Focalizzandosi su nuove iniziative imprenditoriali, punta alla prossima generazione di idee, prodotti e mercati che saranno i game-changer del futuro. Dal capitale di investimento alla commercializzazione della tecnologia, all’accesso al mercato, Boeing HorizonX intende trasformare nuove idee e attività in realtà.
Vi capita di acquistarne alcune? A quali parti del settore siete maggiormente interessati?
Esistono pochi dubbi ormai sul fatto che l’industria del trasporto aereo subirà profondi cambiamenti nei prossimi 10 anni attraverso l’applicazione pervasiva di:
- intelligenza artificiale,
- robotica,
- data analytics.
Ci interessano start-up e PMI attive in questi ambiti. Ma non va dimenticato chi si occupa di:
- efficienza,
- batterie,
- elettrificazione dei sistemi.
Il trasporto aereo del domani lo immaginiamo senza pilota. Inoltre guardiamo a nuovi modelli di business e di produzione ritenendo che anch’essi avranno un grande potenziale disruptive nei prossimi anni. A tal fine, abbiamo creato la divisione Horizon X, dedicata a tutto ciò che vediamo come innovativo tra cinque anni, sia sul piano dei prodotti che della produzione e attraverso Horizon X abbiamo già effettuato varie acquisizioni in diversi paesi.
Aerei nuovi e con minor consumo, resi leggeri grazie a nuovi materiali, aprono nuove rotte commerciali più lunghe. Ci fa qualche caso recente? Quanto questo tipo di innovazioni (tecnologie dei motori e materiali) cambiano il mercato aereo?
Il Boeing 787 Dreamliner costituisce sicuramente l’esempio più eclatante in tal senso. Dall’inizio del nuovo millennio, abbiamo teorizzato il concetto di point to point, ovvero essenzialmente che i passeggeri avrebbero sempre più preferito volare diretti dalla località di origine alla destinazione finale senza scali, in maniera confortevole evitando lo stress dei cambiamenti, ritardi, perdita bagagli etc.
Però gli economics dei modelli aerei allora esistenti non permettevano alle compagnie aeree di aprire rotte point to point in maniera profittevole e quindi, attraverso un approccio di innovazione tecnologica radicale anziché incrementale, abbiamo deciso di progettare e realizzare un nuovo concetto, un game changer, il 787 Dreamliner appunto, che riuscisse a incontrare questa esigenza crescente del point to point abbassando i costi operativi e rendendo queste nuove rotte profittevoli per le compagnie aeree. Lo abbiamo fatto prendendo il meglio dell’industria aeronautica mondiale e in parte condividendo il rischio con questi partner, incluso Leonardo in Italia.
La visione era decisamente quella giusta. Oggi il 787 rappresenta il programma più avanzato nel campo dell’aviazione civile e la soluzione di riferimento per lo sviluppo strategico delle compagnie aeree nel lungo raggio. È un aereo che consente alle compagnie aeree di ridurre sensibilmente i costi operativi, con consumi inferiori del 20 per cento rispetto agli altri aerei di dimensioni simili e una manutenzione predittiva che consente non solo di ottimizzare costi e interventi, ma anche all’aereo di volare più di 12 ore al giorno.
Per ottenere questo risparmio Boeing ha lavorato sull’aerodinamica, sui materiali e sui sistemi di bordo: ognuno di questi ambiti contribuisce in parti uguali al miglioramento dell’efficienza energetica. Ad oggi sono stati ordinati 1.377 aerei 787 da 71 clienti in tutto il mondo. Ma un dato per tutti ne valida il potenziale di enabler del point to point: i 700 Dreamliner oggi in servizio hanno reso possibile l’apertura di oltre 180 nuove rotte; rotte point to point che non esistevano prima e che solo il 787 può operare in maniera redditizia.
Sulla scorta del successo delle famiglie 777 e 787 Dreamliner, il 777X sarà il più grande ed efficiente jet bimotore al mondo, ineguagliato in ogni aspetto delle prestazioni. Ma la performance è solo una parte della storia. L’interno della cabina del 777X si ispira ai comfort e alle comodità del 787 Dreamliner, con finestrini più grandi, una cabina più ampia, nuove luci e un design innovativo, tutte caratteristiche personalizzabili per offrire un’esperienza di volo senza precedenti. Attualmente l’aereo, la cui prima consegna è prevista nel 2020, ha già all’attivo un totale di 340 fra ordini e impegni.
L’ultima famiglia di aerei single-aisle Boeing in ordine di tempo è quella del 737 MAX. Ogni variante – il 737 MAX 7, il 737 MAX 8, il 737 MAX 9 e il 737 MAX 10 – è progettata per offrire ai clienti prestazioni eccezionali, affidabilità ed efficienza, con costi/posto a sedere inferiori e un range esteso che consentirà di aprire nuove destinazioni nel mercato a corridoio singolo. Con oltre 4.600 ordini da 99 clienti in tutto il mondo, il 737 MAX è l’aereo venduto più velocemente nella storia di Boeing.
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