Sostenibilità, sviluppo tecnologico e centralità del cliente sono solo alcuni degli elementi che stanno forzando il mondo della logistica, spingendolo verso un veloce cambiamento.
Da ognuno di questi partono stimoli altrettanto nuovi, come l’On Demand Delivery, lo shopping on line, la robotica, la realtà aumentata e la geolocalizazione.
Un pacchetto di variazioni che mutano il corso della nuova logistica, come racconta a Company | Note Alberto Nobis, Presidente e Amministratore Delegato DHL Express Italia.
Intervista estratta dal business report 11 note di Intelligence Economica di Company | Note.
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Quali sono i fattori che oggi sollecitano di più i cambiamenti della logistica?
Il futuro della logistica dipende da quattro elementi fondamentali nel presente:
- le persone,
- la centralità del Cliente,
- la sostenibilità,
- lo sviluppo tecnologico.
Lo sviluppo tecnologico è, di fatto, l’elemento che connette gli altri tre. In questi anni siamo infatti testimoni di quanto l’impiego della telematica e dell’ICT più in generale permettano all’industria logistica di essere all’avanguardia, oltre ad essere più efficiente in termini di controllo dei costi. Restare un passo oltre la curva richiede ispirazione, innovazione e impegno per esplorare nuovi trend prima di altri. I trend sono infatti notoriamente difficili da predire e per comprendere con anticipo quali trend abbiano un potenziale davvero dirompente, DHL ha creato un programma denominato DHL Trend Research. Questo programma mette al centro dell’indagine la prospettiva del Cliente e applica un approccio aperto per individuare i trend che hanno il potere di modificare lo status quo.
Il programma pubblica regolarmente un report, il Logistics Trend Radar che, da più di quattro anni, aiuta sia DHL sia i nostri Clienti ad essere pronti per le sfide e le opportunità del futuro, plasmando così la logistica del nostro futuro. Lo studio cattura lo sviluppo dei trend che muovono la società, il mercato e la tecnologia innescando esperimenti pilota che hanno poi trovato un campo di applicazione sia all’interno del Gruppo Deutsche Post DHL sia nel settore logistico in senso lato.
Passando dalla ricerca alla pratica e adottando un approccio proattivo nel fare leva sui trend, le aziende possono infatti assicurarsi un punto di vista privilegiato su fattori che possono cambiare il mercato di riferimento. Prendiamo ad esempio alcune tecnologie rilevanti che si sono sviluppate in “game changer” nell’innovazione logistica degli ultimi anni: ad esempio la realtà aumentata e la robotica.
Si stanno facendo passi da gigante nell’area dell’interazione e collaborazione tra uomo e macchina nel settore logistico, ad esempio la REALTA’ AUMENTATA fruita attraverso smart glasses. Finora adoperati per il picking degli ordini in logistica (‘vision picking’), gli smart glasses rendono possibile anche operare a mani libere per attività come l’imballo, lo smistamento e l’assemblaggio dei prodotti. Un progetto pilota di DHL, con la collaborazione di un Cliente, ha dimostrato ad esempio un aumento dell’efficienza del 25% nelle operazioni, registrando feedback positivi dagli utenti per benefici quali la connettività in tempo reale degli smart glasses con il sistema gestionale di magazzino, l’interfaccia innovativo e l’avere le mani libere dallo scanner per leggere i codici a barre dei prodotti. Quindi maggiore efficienza e processi senza errori, con una riduzione dei tempi di gestione del magazzino e minori costi. La realtà aumentata si sta rilevando quindi sempre più come un importante asset per la logistica in grado di aumentare la qualità del servizio, riducendo i rischi e lo stress derivanti dall’operatività tradizionale.
Uno sviluppo similare si può vedere nella ROBOTICA e nell’automazione applicate alla logistica. I robot industriali di nuova generazione sono più leggeri, flessibili, più facili da programmare e hanno costi più contenuti. I test fatti da DHL con l’impiego di robot collaborativi hanno dimostrato che possono affiancare gli operatori di logistica, supportandoli nell’esecuzione di attività ripetitive e fisicamente pesanti.
Alcuni esempi di robot collaborativi sviluppati dal Gruppo Deutsche Post DHL attraverso il DHL Innovation Center (in Germania), inaugurato nel 2007: è la nostra piattaforma dedicata all’innovazione con l’obiettivo di trasformare trend e intuizioni del mercato in nuovi concetti di business e prototipi; stabilire partnership a lungo termine e collaborazioni focalizzate sui trend dell’industria logistica:
- Sawyer (2016): robot collaborativo, realizzato in collaborazione con la società Rethink Robotics, in grado di compiere attività con precisione e agilità in affiancamento agli operatori di magazzino.
- PostBOT (2017), un carrello robotizzato in grado di affiancare i postini di Deutsche Post nelle loro attività di consegna in città, in tutte le condizioni climatiche. Può trasportare fino a 150kg e i suoi sensori permettono al mezzo di seguire automaticamente i movimenti del postino lungo tutto il percorso, evitando gli ostacoli e fermandosi ogni volta che è necessario. PostBOT è stato progettato in collaborazione con la società francese Effidence S.A.S. ed è in fase di test nella città tedesca di Bad Hersfeld.
- Un ulteriore progetto in collaborazione con Effidence è EffiBOT, robot collaborativo applicato nel picking degli ordini a magazzini. Il robot è un carrello completamente automatizzato che segue gli operatori nei loro spostamenti in magazzino e assolve alla maggior parte del lavoro fisico. E’ specificamente progettato per lavorare in sicurezza e in simbiosi con l’uomo, sollevandolo dalle attività più onerose in termini di spostamento dei pesi.
Per ulteriori approfondimenti: DHL Logistics Trend Radar 2018/19
Lo shopping online e più in generale le nuovi abitudini del consumatore (anche nelle consegne B2B) in che modo vi influenzano?
Lo shopping online mi offre l’opportunità di fare un ulteriore esempio di ICT applicata alla logistica: il servizio DHL “On Demand Delivery” (ODD). L’evento della consegna della spedizione si è evoluto, rispondendo alle esigenze di Clienti mittenti e destinatari. I Clienti chiedono di poter ricevere la merce ordinata esattamente quando ne hanno bisogno, nel luogo più comodo per loro, che può variare lungo la catena logistica.
Con lo sviluppo di tecnologia di geolocalizzazione in tempo reale e analisi su base app, il concetto di consegna si è totalmente modificato e l’eCommerce è stato un “game changer” in questo contesto. È un’esperienza che mette al centro l’eShopper sempre più consapevole e critico nella selezione dell’eShop e DHL Express è in grado di soddisfare le sue esigenze. Personalizzazione dunque come chiave vincente dell’eCommerce che accompagna l’eShopper in tutte le fasi, soprattutto in quella finale in cui si aspetta di poter scegliere le modalità di ricezione a lui più consone senza doversi adattare ad esigenze altrui.
Nel mercato virtuale si inserisce DHL Express con il servizio ODD – On Demand Delivery: un’opportunità che aggiunge valore a chi fa eCommerce e che soddisfa le esigenze dell’eShopper, diventandone l’interlocutore ideale. In pochi e veloci click permette all’eShopper di personalizzare al massimo il tempo e il luogo di consegna, sia attraverso PC sia Smartphone, e all’eShop di distinguersi dai concorrenti e competere nel mercato con un valore aggiunto, promuovendo ulteriormente le vendite e la fidelizzazione del Cliente. Attraverso un dialogo diretto con DHL Express, ODD notifica all’ eShopper la data prevista di consegna, offrendo molteplici modalità di personalizzazione: riprogrammarla in una data più consona, richiedere la custodia della spedizione per più giorni, ritirare i documenti o le merci presso uno dei tanti punti DHL, modificare l’indirizzo, fare consegnare ai propri vicini o permettere al corriere di lasciare il pacco davanti alla porta di ingresso.
Ecco che cosa intendiamo quando parliamo di centralità del Cliente. È un aspetto fondamentale per soddisfare le richieste dei Clienti, che sempre più si muovono verso un’esperienza di logistica veloce e conveniente. L’aumento dei prodotti che possono essere acquistati online – soprattutto nel mercato B2B, sta definendo il nuovo paradigma di soluzioni logistiche Multicanale per il B2B. Le richieste dei Clienti stanno facendo inoltre registrare una crescita nel settore dei beni che richiedono temperatura controllata e tempi di consegna stringenti. La catena del fresco richiede e genera innovazione in termini di imballaggi, stoccaggio e consegna di prodotti quali frutta e verdure e medicinali. In termini di innovazione sull’ultimo miglio, un’area cruciale sarà l’integrazione dei servizi di logistica con la domotica.
Come interviene la digitalizzazione nelle fasi di imballaggio, carico, trasporto e consegna?
L’innovazione digitale – sia essa la gestione domotica dei magazzini o la consegna dell’ultimo miglio con mezzi senza autista – sta spingendo la crescita della rilevanza e della presenza della logistica nella vita quotidiana, portandola alla ribalta della cronaca e dandole un nuovo ruolo come guida del cambiamento a beneficio della società. Dopo la globalizzazione, lo sviluppo del digitale rappresenta l’attuale più grande opportunità per il settore logistico nel contesto dell’efficienza operativa, della sostenibilità, di nuovi modelli di business e miglioramento dell’esperienza da parte dei Clienti. Il percorso di digitalizzazione del Gruppo è infatti iniziato e concentra gli investimenti su innovazioni che hanno il potenziale per risolvere problemi di business reali e sfruttare nuove opportunità. Ad esempio, l’impiego della realtà aumentata nei magazzini per aumentare l’efficienza dei robot per picking in magazzino, migliorando i tempi e supportando gli operatori in attività ripetitive. Oppure, nuovi sensori nelle spedizioni forniscono ai nostri Clienti informazioni in tempo reale sulla posizione e sulle condizioni delle merci, utilizzando l’Internet of Things.
Oggi la tracciabilità (digitale) dei colli/pacchi quanto è diffusa? Oggi quanta merce (in percentuale) ancora viaggia senza essere tracciata (in tutto il mercato, non in DHL)?
Non ho evidenza della tracciabilità delle merci in tutto il mercato ma posso dirle che in DHL ogni fase della vita della spedizione è tracciata. Nel settore del corriere espresso, la trasparenza delle informazioni è un elemento affascinante: per ogni settore merceologico è infatti fondamentale che i due soggetti interessati – mittente e destinatario – possano contare sulla trasparenza nei sistemi di produzione. Tramite il codice di accompagnamento della merce (tecnicamente Air Way Bill) il mittente e il destinatario possono vedere lo status della spedizione in maniera trasparente, attraverso tutti i check point (circa 60).
La geolocalizzazione come sta cambiando il lavoro pratico dei trasportatori?
La geolocalizzazione, o posizione delle consegne, è la base per un tool aziendale che determina in modo efficiente il numero dei corrieri per Service Center ed il giro del corriere. Il tool viene usato ad ogni variazione sensibile del volume per ottimizzare il network distributivo e garantire il miglior servizio al Cliente. DHL Express sta inoltre sviluppando un tool per ottimizzare e automatizzare il giro del corriere basato sulla sequenza degli Stop e sulla geolocalizzazione degli stessi, creando il percorso ottimale giornalmente. In questo modo, il tool guiderà il corriere durante la pianificazione delle giornata lavorativa con adeguamenti costanti durante la giornata stessa.
Ci sono statistiche sulle tipologie di trasporto più diffuse?
Per quanto riguarda DHL Express Italy, posso darle una fotografia della flotta impiegata dai nostri fornitori per le fasi di Ritiro e Consegna (Pick-Up & Delivery) e per le lunghe percorrenze (Linehaul). La maggioranza della flotta è composta da:
- furgoni (2019),
- seguiti da cassonati (433),
- motrici (127),
- trattori e rimorchio (107),
- van (54).
In flotta abbiamo anche 3 barche per il servizio a Venezia, 20 scooter, 6 bike e 3 triclò. Come vede è una flotta che risponde a tutte le esigenze di trasporto, compreso l’ultimo miglio con mezzi a impatto zero per il centro città. 1.960 di questi veicoli sono stati rinnovati a partire dal 2014 per un investimento totale di 55 milioni di Euro. Al fine di rinnovare la flotta e di confermare l’impegno a ridurre le emissioni di CO₂ nell’ambiente, DHL Express Italia in questi ultimi anni ha siglato accordi con le principali case costruttrici.
Il piano di rinnovamento della flotta è iniziato nel 2010 con l’obiettivo di diventare la prima azienda ‘green’ di trasporto espresso in ltalia. Nel gennaio 2014 DHL Express Italia ha modernizzato l’intera flotta terrestre di veicoli, grazie a un accordo con una delle principali case costruttrici italiane per la fornitura di 1.700 furgoni a basso impatto ambientale. Al termine dell’operazione, DHL Express Italia potrà contare su una flotta 100% di ultima generazione: oltre 300 mezzi medi pesanti (tra Trattori-Motrici e Cassonati/furgoni) esclusivamente Euro VI Diesel, Metano o con alimentazione Natural Power a gas naturale compresso (GNC) e liquefatto (GNL). I nostri mezzi medi-pesanti percorrono ogni giorno più di 100.000 Km. L’esclusivo impiego di veicoli sostenibili rappresenta un impegno concreto nei confronti dell’ambiente e delle persone.
La nuova attenzione per la sostenibilità sta influenzando in modo decisivo i cambiamenti nei trasporti o ci sono resistenze?
La sostenibilità è una priorità nell’agenda del comparto logistico: governi, municipalità e operatori del settore stanno stringendo accordi a livello mondiale per la riduzione delle emissioni di CO2 e degli sprechi. L’elettrificazione delle flotte e delle infrastrutture offrono un enorme potenziale di sostenibilità per la logistica.
Il settore dei trasporti è responsabile del 23% delle emissioni nocive di gas serra nel mondo. Noi crediamo che un’azienda moderna debba farsi carico di trovare soluzioni che permettano di conciliare le esigenze del business – la nostra attività di consegna urgente door to door che ha come missione la soddisfazione del Cliente che ci affida la sua spedizione e vuole che questa arrivi con puntualità, precisione, nei tempi e nei modi concordati – con il benessere del Cliente come cittadino, che vive in una città sostenibile, attenta alla qualità della vita delle persone e alla valorizzazione degli spazi comuni e del suo patrimonio verde. Come azienda leader nel settore corriere espress aereo internazionale è nostro dovere conciliare le esigenze di business con quelle di sostenibilità.
Nel Marzo 2017, il Gruppo DPDHL ha aggiornato i propri target di risparmio energetico e ha annunciato al mercato globale l’ambizioso piano di riduzione a zero entro il 2050 dell’indice di efficienza legato alle emissioni di CO2 nelle nostre attività, avviando contestualmente una serie di azioni, tra cui la piantumazione di oltre 1 milione di alberi l’anno entro il 2025. Il precedente target ambientale – migliorare del 30% l’indice di efficienza legato alle emissioni di CO2 rispetto al 2007 – è stato raggiunto nel 2016, quattro anni prima del previsto, grazie all’adozione di una vasta gamma di misure di ottimizzazione della flotta dei veicoli, degli edifici e delle reti logistiche del Gruppo.
Nel perseguimento del nuovo e ambizioso obiettivo, il Gruppo spera di contribuire significativamente nel portare il riscaldamento globale ben al di sotto dei due gradi Celsius stabiliti nella Conferenza sul clima di Parigi del 2015 (COP 21), così come all’adempimento dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile stilata dalle Nazioni Unite. Il Gruppo Deutsche Post DHL vuole diventare il leader di mercato nel settore della logistica verde e prevede di espandere il proprio portafoglio di prodotti e servizi ecologici per aiutare anche i Clienti a raggiungere i propri target ambientali.
DHL Express Italy, che è l’azienda del Gruppo DPDHL, che rappresento, contribuisce all’indice di efficienza delle emissioni di CO₂ del Gruppo: nel 2017 abbiamo emesso in atmosfera il 76% in meno di CO₂ rispetto al 2007, grazie a una flotta che garantisce il massimo dell’efficienza e ha stipulato l’accordo volontario con il Ministero dell’Ambiente per aderire al “Programma nazionale per la valutazione dell’impronta ambientale”. L’accordo ha l’obiettivo di promuovere progetti comuni finalizzati all’analisi e riduzione dell’impronta climatica relativa al settore dei servizi di corriere espresso. DHL Express Italy analizza e contabilizza le emissioni di CO₂ equivalenti prodotte dalla propria organizzazione lungo tutta la catena operativa, allo scopo di controllarle.
Ciò equivale a investire, attraverso azioni continuative che si possono riassumere nei nostri investimenti in Italia in infrastrutture sostenibili e in una flotta veicoli sostenibile, oltre ad un attento controllo dei target che ci siamo posti nell’ambito del consumo energetico, in termini di riduzione dei consumi di riscaldamento ed elettricità delle nostre sedi.
Questo è possibile grazie al contributo di tutti: il monitoraggio mensile dei consumi, le comunicazioni ai Colleghi e la condivisione del trend. Sono questi i driver che fanno scaturire le possibili azioni in ciascuna delle nostre 82 sedi e anche noi possiamo fare la differenza, ogni giorno, mettendo in pratica il principio GoGreen della nostra strategia. Ridurre i consumi significa eliminare gli sprechi e abbattere le emissioni in atmosfera, dando un piccolo contributo all’ambiente in cui viviamo. I prossimi anni saranno molto importanti dal punto di vista energetico: le nuove sedi che mano a mano apriremo o rinnoveremo su tutto il territorio italiano nell’ambito del nostro piano di investimenti, avranno impianti e tecnologie moderne e più efficienti e ci aiuteranno a migliorare il trend di riduzione delle emissioni. Impiegheranno energia pulita e rinnovabile e attrezzature ad alta efficienza energetica, in linea con la Certificazione LEED.
Un ulteriore esempio della nostra strategia in termini di mobilità sostenibile, è la scelta che abbiamo operato nel 2015 con l’introduzione di auto ibride nella nostra flotta delle auto aziendali per la Forza di Vendita. Le nostre persone hanno compreso che l’impiego di auto ibride è un passo ulteriore per mettere in pratica ogni giorno la responsabilità sociale d’impresa. Tra i benefici che abbiamo riscontrato: riduzione dei consumi e dell’emissione di gas nocivi in atmosfera, nell’ordine di centinaia di tonnellate di CO₂ in base al modello dell’auto; l’efficienza, perchè l’ibrido non spreca energia, ma la recupera grazie alla frenata rigenerativa con la quale ricarica la batteria; la riduzione dei costi di gestione: assenza delle componenti meccaniche soggette ad usura, lunga durata di pneumatici e freni, perchè la frenata rigenerativa li sollecita di meno.
Un esempio a livello di Gruppo Deutsche Post DHL, in termini di evoluzione della flotta dei veicoli: il Gruppo ha sviluppato nel 2012 lo StreetScooter, in collaborazione con l’Università di Aquisgrana. Si tratta di un furgone elettrico progettato per la consegna di posta e colli, adatto a zone rurali e aree metropolitane medio-piccole. Ha un’autonomia di 80km, equipaggiato di una batteria agli ioni di litio e un motore asincrono (elettrico in corrente alternata) con potenza di 38kW. Ad oggi, il Gruppo DPDHL impiega circa 6.000 di questi mezzi elettrici, che percorrono oltre 26 milioni di Km/anno e riducono di 20.000 tonnellate le emissioni di CO2/anno.
Cloud computing e Big Data in che modo vi stanno aiutando in termini di tempi, efficienza…?
La logistica e i Big Data sono una coppia perfetta. Il settore della logistica è infatti in una posizione ideale per beneficiare degli avanzamenti tecnologici e metodologici derivanti dalla gestione dei Big Data. Di fatto, la logistica ha nel proprio DNA la gestione dei dati, come suggerisce l’etimologia della parola, che deriva dal Greco, e significa “scienza dei numeri/logica matematica”.
Al giorno d’oggi gli operatori logistici gestiscono flussi massivi di merci creando, nel contempo, moltissimi dati. Mi riferisco al fatto che, nel mondo, ogni giorno girano milioni di spedizioni, accompagnate da informazioni quali origine e destinazione, dimensioni, peso, contenuto e localizzazione: queste informazioni sono tutte tracciate nei Network globali di distribuzione degli operatori di logistica. La domanda è se il valore di questi dati sia pienamente messo a frutto. Probabilmente no. C’è un enorme potenziale da sviluppare per migliorare l’efficienza operativa e l’esperienza dei Clienti e per creare nuovi modelli di business.
Pensiamo, ad esempio, ai benefici che si possono trarre in termini di ottimizzazione delle consegne per l’ultimo miglio, che è anche il più costoso nella catena logistica. L’ottimizzazione delle route dei corrieri porta infatti a ridurre i tempi di consegna per ogni stop, a beneficio del Cliente. Il processare rapidamente le informazioni in tempo reale supporta questo obiettivo. Un’altra applicazione dei Big Data può avvenire, ad esempio, nella fase di carico e scarico di un mezzo: attraverso un sensore applicato alle spedizioni, si può innescare un calcolo dinamico della sequenza ottimale delle consegne, liberando il corriere dal doverlo fare manualmente.
Questi sono solo alcuni esempi delle possibilità che la gestione dei Big Data offre alla logistica. L’analisi sofisticata dei dati è in grado di consolidare un settore come questo, tradizionalmente frammentato, mettendo i fornitori di logistica in pole position in qualità di “motori di ricerca nel mondo fisico.“
Rispetto a tutti questi fattori, come cambia il management che lavora nel settore? Quali sono le figure manageriali emergenti e richieste di più in questo momento?
Anche nel nostro settore, il compito del Management è sempre più gestire l’accelerazione di alcuni nuovi fenomeni come le nuove tecnologie, modalità di interazione e creazione di contenuti e modelli di consumo alternativo; questo vuol dire gestire anche l’ansia dei collaboratori, accompagnarli nel cambiamento, aumentare l’employability di medio-lungo periodo.
Il Management è focalizzato sulla Business Strategy e, con il supporto delle funzioni preposte come quella HR, è fondamentale integrarla con una People Stategy coerente delle organizzazioni. Nel corso di questi ultimi due anni abbiamo inserito nuove professionalità, competenze ed esperienze quali:
- E-commerce Sales (conoscenza della filiera E-Commerce con particolare riferimento alle operations, esperienza nella vendita di servizi correlati all’e-commerce in ambito B2B, orientamento all’innovazione)
- Business Intelligence Manager (responsabilità di gestire il processo di trasformazione di dati e informazioni con l’obiettivo di fornire insight che permettano al business di prendere decisioni strategiche; analisi e interpretazione di dati di mercato e trend commerciali, studi di mercato e di geomarketing per lo sviluppo di strategie di business);
- Product Manager con conoscenza approfondita del mercato e-commerce, per la creazione di servizi a valore aggiunto e di soluzioni ad hoc per il mercato ecommerce.
Lato People Development, ci stiamo attrezzando anche con una suite di strumenti per la valutazione e misurazione delle competenze digitali (Digital Readiness) delle nostre persone, che ci possano consentire di accompagnare loro e l’organizzazione nel processo di Innovation (le aree, come detto, sono prevalentemente 4: explorer, thinker, achiever, socializer). Le Persone sono e sempre saranno il cuore pulsante del settore della logistica. Trend quali robotica e automazione stanno solo ridefinendo il futuro disegno dell’organizzazione delle risorse umane che gravitano in questo settore.
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